Sulla destra, immersa in un fondale blu profondo che sfuma in tonalità verdi, appare una figura eterea e stilizzata di sirena o donna marina, con lunghi capelli mossi e tratti delicati. Il volto è inclinato verso il pesce, quasi in un gesto di contemplazione o di comunicazione silenziosa. I suoi capelli e la forma del busto si fondono con l’acqua, evocando un senso di fusione tra umano e natura marina.
Il contrasto tra lo sfondo bianco puro (a sinistra) e il blu intenso (a destra) enfatizza la dualità tra immaginazione e realtà, tra luce e profondità. L’opera ha un forte impatto simbolico: la carpa, spesso simbolo di trasformazione e forza vitale, sembra interagire con la figura della sirena, creatura mitica legata all’inconscio e al mistero del mare.
Nel complesso, la scena trasmette un senso di magia e introspezione, mescolando abilmente arte figurativa e suggestioni fiabesche. La tecnica pittorica ricca di dettagli, le scelte cromatiche vivaci e il soggetto evocativo rendono questa ceramica una vera narrazione visiva sospesa tra sogno e mito.
Luigi D’Acunto