Al centro della scena si trova un cavalluccio marino giallo-arancio, simbolo delicato e suggestivo del mondo marino, posizionato come fulcro visivo dell’opera. Intorno ad esso si avvolgono i tentacoli di un polpo, dipinti con sfumature verdi e punteggiati da ventose in rilievo, che sembrano danzare nello spazio acquatico. Il corpo del polpo, di colore blu-viola, occupa la parte sinistra del piatto, con un occhio ben visibile che osserva verso l’interno della scena.
Numerosi pesci rossi allungati, stilizzati con un tratto vivace e rapido, si muovono in circolo attorno al polpo e al cavalluccio, creando un senso di movimento vorticoso che guida l’occhio lungo tutta la composizione.
Lo sfondo è dipinto in un blu profondo che sfuma verso l’azzurro, ricco di texture e contrasti, evocando la profondità dell’oceano.
L’intera scena è realizzata con elementi a rilievo, che donano tridimensionalità e tattilità all’opera. I colori sono intensi e ben armonizzati: il contrasto tra il blu dello sfondo, il verde brillante dei tentacoli e l’arancio del cavalluccio crea un forte impatto visivo.
Lo stile è decorativo e quasi onirico, con un equilibrio tra realismo e fantasia che rende il piatto non solo un oggetto d’arte, ma anche un racconto visivo.
Il piatto rappresenta un ecosistema marino in equilibrio e movimento, con al centro la fragile bellezza del cavalluccio marino protetto (o forse minacciato) dall’abbraccio tentacolare del polpo. L’opera esprime il mistero e la vitalità del mare, ideale per ambienti che vogliono evocare la natura e la profondità dell’oceano.

Luigi D’Acunto

Peso 20 kg
Dimensioni 40 × 40 cm